I colori dell’oro: giallo e non solo!

Il giallo è il colore dell’oro puro, ma quanti altri colori può assumere?

Da sempre considerato come l’emblema della preziosità, l’oro è tra i metalli maggiormente utilizzati in gioielleria.

In natura, l’oro puro lo si trova solo nel suo distintivo color giallo. Eppure, oggi questo metallo nobile lo si trova in diverse tonalità: dal classico bianco, a quelle più rare come nero e verde!

Oro bianco: lo si ottiene miscelando l’oro puro con un metallo bianco come il palladio, il manganese, l’argento o anche il nichel. Quest’ultimo rende il metallo più resistente e viene spesso impiegato negli anelli o nelle spille, ma attenzione: può far insorgere allergie.

Il palladio, invece, è più duttile e rende meno difficile l’incastonatura delle pietre.

Oro grigio: viene ottenuto grazie all’unione di oro e argento, palladio, rame e manganese. Se i metalli vengono aggiunti in quantità minime, il colore è quasi lo stesso dell’oro bianco.

Oro rosa e rosso: entrambi si ottengono amalgamando l’elemento puro con il rame e, più sarà alta la percentuale di rame, più il gioiello risulterà rosso. Ad es. l’oro rosa 18 K è composto dal 75% di oro, dal 20% di rame e 5% di argento, mentre l’oro rosso 18 K contiene 75% di oro e 25% di rame.

Oro viola: poco usato in gioielleria poiché è molto fragile. È composto dalla lega tra l’oro e uno specifico tipo di alluminio.

Oro verde: è un particolarissimo tipo di oro, ottenuto aggiungendo l’argento e, a volte, il cadmio, anche se quest’ultimo può causare allergie.

Oro blu: è un bellissimo tipo di oro composto da oro puro e metalli come gallio o indio.

Oro nero: lo si può ottenere attraverso diverse tecniche di miscelazione, ad es. tramite la galvanotecnica, con rodio o rutenio. Di recente, questo particolare tipo di oro è stato ottenuto tramite la creazione di microstrutture sulla superficie e trattamento al laser.

Molti dei colori dell’oro non sono né conosciuti, né utilizzati in gioielleria.

Tanto rari, quanto preziosi!